"Ai
più sembrerà strano che un libro di foto di guerra sia stato
intitolato VIVERE. Ma a quanti hanno visto, vissuto o stanno
vivendo ancora l'agonia del massacro non è necessaria alcuna
spiegazione: vivere è l'unica via di salvezza, vivere, e non
sopravvivere, significa guardare avanti con la speranza nel cuore.
Vivere è convivere con la follia omicida, passando oltre l'umana
disperazione, vivere con la paura di perdere tutto, compresa la
vita stessa, ma con la certezza di un domani migliore. Vivere per
non dimenticare che ancora una volta l'uomo, per bramosia di
potere, ha annientato il suo simile, ne ha distrutto testimonianze
di cultura. Vivere per ricostruire una coscienza di popolo, vivere
per ricostruire una coscienza di uomo più forte di ogni egoismo.
Vivere è il nostro più fervente augurio per chi ha sofferto
l'atrocità di questa guerra: vivere nel rispetto della dignità
di ogni uomo, nella tutela di ogni diritto civile, nella pace
duratura…"
(Mita
Ferrario)
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